venerdì 12 agosto 2011

Andrew Vachss - The Getaway Man


Il libro:
Editore Fanucci
Anno 2011
182 pagine - brossura
Traduzione Luca Conti

La trama:
Siete una banda, mettete su un colpo, avete bisogno di qualcuno che vi faccia scappare alla svelta. Che vada tutto liscio oppure storto, non è questo il punto; chi non riesce a filarsela con la grana, ha soltanto perso tempo e basta.

Eddie è un ragazzo con la passione per le auto, non in quanto tali, ma per poterle guidare come un pilota. Ma il massimo desiderio è poter far parte di una banda. Questo senso di appartenenza a qualcosa o a qualcuno, fa capire quanto sia solo, Eddie. Cresciuto tra carcerati e ergastolani, impara prima il codice della galera che tutto il resto. Ma questo non riesce comunque a levargli di dosso quell’aria da bravo ragazzo che si ritrova appiccicata. 
Può un criminale essere onesto e beneducato? Lui lo è. Ha quel sottile aspetto da ingenuo che hanno tutti quelli della sua età, che così come conduce l’auto, nello stesso modo si fa “condurre”, con cieca fiducia e abnegazione. Senza domande. Esegue e basta. 
Si fidano di lui, Tim e Virgil, due fratelli che gli propongono di guidare l’auto che servirà a scappare dopo aver progettato una rapina in banca. E Eddie si sente alla grande, quasi fosse il terzo fratello. E si sente ancora meglio, quando J.C., un “pezzo grosso” conosciuto in prigione, lo prende sotto la sua ala protettiva e gli insegna vari trucchi per sopravvivere in quell’ambiente. 
Ma la donna di J.C., Vonda, gli mostra il "lato oscuro" di quell'uomo, che la maltratta e non la rispetta. E' ammaliante e sexy...e Eddie è giovane. Gli propone un piano ben architettato che risolverebbe la vita a entrambi. Ma è molto, molto pericoloso..

Immaginatevi di immergervi lentamente in un oceano, freddo, buio, dove non riuscite a intravedere la profondità dell’abisso. Lentamente vi accorgerete che i suoni risulteranno ovattati e lontani. E intorno a voi il nulla, tanto da perdere il senso dell’orientamento.. 
E’ questa la sensazione che ho avuto leggendo questo splendido romanzo di Andrew Vachss e, su quattro che ne ho letti dell’autore, questo li supera e li “doppia” alla grande, per stile, trama, intensità. Ho amato fin da subito Eddie, un ragazzino che scopre molto presto quanto la vita possa essere dura. Cominciando dal riformatorio, per proseguire in un carcere vero e proprio. 
“I sogni sono da ragazzini. E io non ho mai voluto essere un ragazzino. Non c’è niente di buono ad essere ragazzini.” 
Il romanzo mi ha ricordato lo stile di Edward Bunker, ma più “dolce”, per quanto un noir possa esserlo, s’intende. Non è una passeggiata questa lettura. E’ un continuo ricordarci quanto sia essenziale sentirsi parte integrante di una famiglia, di una società, di una squadra. Di quanto sia importante il lavoro di un padre e di una madre nella crescita dei propri figli, ricordandoci che, anche quando sbagliano, devono avere la certezza di sentirsi amati e protetti. Perché, altrimenti, il filo sottile dell’equilibrio si spezza e ci si ritrova soli. 
Come scrive Lansdale nella prefazione, il romanzo è un noir, viaggia come un treno, ha forti dosi di ambiguità e lo stesso piacevole effetto di correre in macchina su una strada piena di buche, così profonde da arrivare dritte all’inferno.

Lo scrittore:
Nasce a New York nel 1942. Da sempre specializzato nella difesa dei minori nella sua professione di avvocato. E' stato investigatore federale, combatte la prostituzione minorile in alcune zone del sud-est asiatico, inviato dell'ONU in Biafra durante la guerra. Vincitore di numerosi premi, tra cui il Premio "Raymond Chandler" nel 2000.

Il sito ufficiale dello scrittore: http://www.vachss.com/
Libri che ho recensito: La vendetta di BurkeShellaGiù nel nulla.

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