
Generalmente su questo blog non figurano letture per ragazzi, per gli argomenti che vengono trattati, ma in questo caso mi sento di fare un'eccezione. La segnalazione mi arriva da Adriano Salani Editore riguardo Silvana Gandolfi, scrittrice ormai conosciuta e affermata, che ha vinto il prestigioso Prix Sorcières 2012 nella sezione Adolescenti con il libro "Io dentro gli spari".
Silvana Gandolfi vive a Roma. Popolarissima tra i piccoli lettori, ha vinto molti premi tra cui il “Premio Andersen – Il mondo dell’infanzia” ed è una delle autrici italiane più tradotte al mondo (Brasile, Ungheria, Francia, Russia, Olanda, Germania, Corea, Taiwan, Usa, Spagna, Portogallo, Romania, Giappone). I suoi libri in Italia sono tutti pubblicati da Salani.
Il premio Prix Sorcières è stato creato nel 1986 dall'Associazione delle cinquantadue librerie indipendenti specializzate in letteratura per ragazzi e dall'Associazione dei Bibliotecari francesi.
Nel corso degli anni questo ambito riconoscimento è stato conferito, tra gli altri, a David Almond, Anne-Laure Bondoux, Silvana De Mari, Anne Fine, Marie-Aude Murail, Michael Morpurgo, Daniel Pennac, Celia Rees, J.K. Rowling e Luis Sepúlveda.
Questa la motivazione del Premio:
" Io dentro gli spari è uno di quei libri che affrontano il tema centrale, la mafia, senza ambiguità. La violenza è là, sempre presente. Tanto che si può pensare a una Sicilia contemporanea, ma ancora legata ai suoi antichi demoni. In effetti ci troviamo di fronte a un vero romanzo di formazione dove la violenza non è mascherata da una metafora/non cerca di nascondersi dietro a/. Però ciò non occupa che una parte del libro e possiamo chiaramente immaginare l'intenzione dell'autrice, italiana, che cerca di mettere in evidenza tutto l'orrore del sistema e di demistificare un immaginario popolare spesso improntato sulla nobiltà d'animo, sul codice d'onore e sull'altruismo.
Ma, al di là del tema affrontato, questo libro è da raccomandare per la sua struttura narrativa originale che non possiamo spiegare senza rischiare di svelarne la trama e di rovinare la suspense. Una suspense che tiene il lettore incollato alla pagina dall'inizio alla fine del romanzo riuscendo a tener viva la sua facoltà di giudizio".
Per chi fosse interessato al romanzo, riporto la trama di Salani:
Oggi, in Sicilia. Un agguato di mafia. Un bambino sopravvissuto
Santino vive in un piccolo paese in provincia di Palermo. Il padre lo porta spesso con sé quando incontra certi amici, dice che la sua presenza può fargli comodo, ma non lo lascia mai scendere dalla macchina mentre sta fuori a parlare con loro. Suo papà ha dei segreti. Lucio vive nella periferia di Livorno con la madre e la sorellina. È lui l’uomo di casa, anche se ha solo undici anni. La piccola Ilaria non ha mai conosciuto il padre, che lavora in Venezuela. Ma perché non scrive e non telefona mai? Lucio conosce il motivo, è il suo segreto. Ci sono tante cose che Santino non capisce, mentre Lucio ne capisce fin troppe per la sua età. Qual è il punto d’incontro tra queste due vite, così diverse da quelle di tutti gli altri ragazzi?
Ispirato a una storia vera, un grande romanzo che affronta uno dei problemi più grandi del nostro Paese, e che racconta di vittime innocenti, colpevoli solo di essere nate dalla parte sbagliata. Ma questo non è un romanzo d’inchiesta o una biografia: è una storia vissuta ad altezza di bambino, che solo un’autrice come Silvana Gandolfi poteva raccontare.
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