lunedì 24 giugno 2013

Paolo Foschi - Il killer delle Maratone



Il libro:
Editore E/O Collana e/originals
Anno 2013
176 pagine - brossura

Trama e recensione:
Igor Attila è un ex pugile e ex atleta. Ma il suo passato lo accompagna sempre nella professione di commissario nel nuovo noir di Paolo Foschi - giornalista del Corriere della Sera - ambientato questa volta tra i maratoneti. 
Ha una relazione omosessuale con Titta, coinvolto in un incidente che lo lascia in coma per parecchi giorni, in attesa che il comitato etico dell'ospedale decida quali decisioni prendere, se staccare la spina - rischiando l'eutanasia - o continuare con le cure - rischiando l'accanimento terapeutico. Igor non ha assolutamente nessun diritto nei confronti del suo compagno ed è costretto a elemosinare perfino le notizie sulla salute del moribondo, poiché per i medici lui non rappresenta la famiglia.
Il contrasto che colloca Igor fra uno sportivo accanito e un semi alcolizzato di Calvados, non offusca la sua bravura nella ricerca del killer delle maratone, che uccide le sue vittime con una sofisticatissima balestra nascosto tra la folla. E' proprio la folla che lo rende invisibile ed è la folla che, presa dal panico, decide di non correre più finché un assassino si aggira indisturbato.  
Igor Attila è un personaggio scomodo, poco benvoluto dai suoi superiori, simpatico come un sassolino nella scarpa, tanto che gli vogliono togliere il caso, visto che brancola nel buio fra tanti indizi, tutti poco utili. Ma mentre lo vorrebbero relegare all'indagine sul furto di alcune magliette, con la sua caparbietà e l'assenza di rispetto delle regole, riesce a condurre un'indagine parallela che lo porterà a scoprire la verità.
Libro all'apparenza "leggero", ma che tocca punti dolenti di una Sanità monca, così come di una società retrograda e puritana. Un'inchiesta che fa da contorno al racconto di un uomo che - finalmente - non ricalca alcun tipo di eroe stereotipato muscoloso e perfetto ma, anzi, è un uomo normale, con le sue debolezze, il suo fisico alle prese con l'età che avanza, in bilico fra successo e fallimento.
Interessante la ricerca del binomio tra attività investigativa e sport, creando una pletora di colleghi anch'essi provenienti dall'ambiente dell'atletica i quali fanno squadra per vincere le partite della vita.
Paolo Foschi ci regala un romanzo divertente e disilluso, ma proprio per questo vero.
Lettura piacevole.

Lo scrittore:
Paolo Foschi, nato a Roma nel 1967, è diplomato in educazione fisica. Musicista per passione, ma giornalista per necessità, è redattore al Corriere della Sera, dove si occupa di economia e politica. Ha lavorato all’Unità, al gruppo Espresso e in Mondadori. 
Ha pubblicato Delitto alle olimpiadi (edizioni E/O 2012) e Il castigo di Attila (Edizioni E/O 2012)


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